LO SHIATSU

Lo Shiatsu che conosciamo oggi (tradotto letteralmente shia – dito, tsu – pressione) nasce in Giappone nel periodo tra le due guerre mondiali, ma affonda le sue radici nelle forme di manipolazione della Medicina Tradizionale Cinese, denominate An-ma.

Dopo secoli di diffusione, nel 1911 venne emanata una legge che riconosceva ufficialmente l'agopuntura, l'An-ma e la Moxa. La stessa legge lasciava la possibilità di praticare anche altre forme di trattamento non riconosciute e questo avrà una particolare rilevanza nella nascita e nello sviluppo iniziale del metodo shiatsu.

Infatti nel 1964, una nuova normativa definì lo shiatsu come una forma di cura autonoma e distinta dalle altre tecniche venendo così definito dal Ministero della salute giapponese: "arte autonoma manuale che si esercita con i pollici, le altre dita e i palmi delle mani senza l'ausilio di strumenti, meccanici o d'altro genere. Consiste nella pressione sulla cute intesa a perseguire e conservare lo stato di salute dell'individuo nella sua interezza".

Cominciarono così a nascere le prime scuole per il suo insegnamento, tra queste quella creata nel 1940 da Tokujiro Namikoshi, che ha avuto il merito di essere stato il primo a dare un'organizzazione didattica essenziale alla metodologia shiatsu. Successivamente il Maestro Shizuto Masunaga, inizialmente collaboratore di Namikoshi, ha elaborato una metodologia di shiatsu che si basa sulla visione energetico-olistica del ricevente, fondando l'associazione di shiatsu Iokai. Lo shiatsu non è un massaggio ma un trattamento digitopressorio, caratterizzato per la staticità della pressione che viene portata perpendicolarmente alla superficie del corpo. Infatti non esistono nello shiatsu sfregamenti, impastamenti, manipolazioni, utilizzo di oli o altro; le pressioni entrano in profondità senza scivolare sulla pelle del ricevente, che non necessariamente si dovrà spogliare, e producono uno stimolo a cui l'organismo della persona trattata "risponde", recuperando e manifestando dal profondo le proprie risorse vitali. La didattica è estremamente attenta all’aspetto riguardante la sicurezza del ricevente per dargli la massima tranquillità durante il trattamento, la cui durata può variare dai 50 minuti sino a più di un'ora.

Nel metodo ideato da Shizuto Masunaga si tiene molto in considerazione anche l'equilibrio psicofisico dell'operatore di shiatsu, infatti prevede che prima e dopo la pratica del trattamento si debbano svolgere esercizi di ginnastica Makko-Ho, esercizi che vanno a stimolare i canali energetici (meridiani) attraverso una specifica respirazione in stretching e precise posizioni di allungamento. La base di queste sequenze per il mantenimento del benessere, che in genere sono proposte anche a chi riceve i trattamenti come compiti individuali o corsi settimanali, è fondata sui princìpi di tecniche più antiche come il Qi Gong, ginnastica tradizionale cinese, e lo Yoga.